il matrimonio di mio cug(g)ino parte 2

Continuo il post sul matrimonio di mio cugino, parlando del pranzo.
Quando si pensa ad un pranzo di nozze si pensa ad una cosa lunghissima che dura fino a pomeriggio inoltrato. Ebbene si, anche in questo caso è stato così. Se per la cena, causa limiti di orario, si riesce in un certo modo a contenerne la durata, per il pranzo lasciate ogni speranza. Vi aspettano 4-5 ore seduti a tavola, mangiando in un intero pasto, quello che una persona normale, soprattutto in periodo estivo, dovrebbe mangiare in una settimana. Tutta roba buonissima, per carità, ma veramente troppo.
Anche perché, in questa particolare situazione, ho esagerato anche di mio. Se le portate al tavolo sono predefinite, nella parte precedente di aperitivo, dove uno dovrebbe auto-regolarsi ho praticamente fatto un pasto completo. Un po’ per colpa della fame che avevo, avendo fatto una colazione troppo leggera (praticamente saltata), un po’ per “colpa” dei fritti che erano buonissimi, ho mangiato una montagna di roba. Finito di mangiare tutti quei fritti che c’erano (come aperitivo) avrei potuto dire, grazie, un caffé e sono a posto (magari sentendomi leggermente in colpa per aver mangiato un pochino troppo). Invece, finito l’antipasto, mi aspettava un pranzo completo (o quasi due, vista la quantità di roba).
Il tutto, come dicevo, si è prolungato fin oltre le 18:00, lasciandomi in uno stato pietoso. Si può dire che all’uscita, più che camminare, rotolavo.

Qundi, concludendo:
Sabato scorso sono andato al matrimonio di mio cugino. E ho detto tutto.

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