vacanze 2014

south-africa-2014

Un anno fa, per le mie vacanze, ero andato in Sudafrica per stare vicino ai leoni. Avevo scelto la Welgedach Game Reserve di Kevin Richardson, dove accettavano volontari per prendersi cura dei leoni. L’attività consisteva nel preparare il cibo, dargli da mangiare, pulire i recinti e tutte le attività legate al loro benessere. Non era comunque previsto alcun contatto con gli animali, troppo grossi e pericolosi.

Sul posto avevo conosciuto una signora australiana che l’anno prima era stata in un posto con i ghepardi dalle parti di Port Elizabeth. Ci aveva raccontato che aveva avuto contatti diretti con gli animali, che si dimostravano piuttosto amichevoli. Così per la vacanza di quest’anno mi sono messo alla ricerca di un posto con i ghepardi con un programma per volontari. La scelta non è stata semplice perché in tutta l’Africa esistono decine di centri con ghepardi dove cercano volontari per la loro cura, e anche volendo limitare la ricerca al Sudafrica ne esistono comunque tanti, quasi tutti molto buoni.

Alla fine, per vari motivi, la scelta è caduta sul “Cheetah Experience”, un centro vicino Bloemfontein che si prende cura dei ghepardi. La “vacanza” di quattro settimane è stata in realtà un mese di duro lavoro alzandosi tutti i giorni alle 5:30 per lavorare, sabato e domenica compresi, dalle 7:00 alle 18:00, con una breve pausa per il pranzo. Devo dire che è stato massacrante, ma in cambio sono stato dalla mattina alla sera a contatto con gli animali, specialmente ghepardi.

C’erano anche altri animali come leoni, leopardi, serval, caracal e lupi, ma i ghepardi erano quelli più numerosi e quelli che ci assorbivano la maggior parte del tempo. Con i leoni non era possibile alcun contatto, erano troppo pericolosi. Stesso discorso per la maggior parte dei leopardi. Solo con alcuni era possibile un contatto, sotto l’attenta supervisione dello staff del centro. Era comunque una cosa piuttosto pericolosa che non tutti si sentivano di fare. Il contatto con gli altri animali, dai piccoli serval e caracal fino ai ghepardi non solo era permesso, ma anche incoraggiato. Ovviamente rispettando l’umore e il carattere dell’animale, dopotutto anche se abituati all’uomo questi animali rimangono comunque selvatici e potenzialmente pericolosi.

Alla fine delle quatto settimane, nonostante la stanchezza, mi è dispiaciuto dover andare via per tornare in Italia. E’ stata una vacanza bellissima, molto più intensa ed emozionante di quella dell’anno scorso. Per maggiori dettagli puoi leggere il recconto completo sul mio sito dei racconti di viaggio.

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