vita da datacenter

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Lavoro in un datacenter, ossia uno di quei grossi centri dove ci sono immense sale piene di computer. E non si tratta dei soliti computer che si trovano sopra o sotto la scrivania, si tratta dei computer grossi, a volte anche enormi, che la gente normale può vedere soltanto nei film in TV.

Grossi computer, messi dentro armadi, quasi tutti alti più di due metri messi uno a fianco all’altro per formare delle lunghe file separate da lunghi corridoi.
Le attività in un datacenter sono piuttosto varie, e riguardano l’intero ciclo di vita di un computer, o meglio di un server.

Si parte dal delivery, ovvero mettere in funzione un nuovo sistema. Bisogna trovare lo spazio necessario al nuovo sistema, verificare che ci siano le connessioni di rete necessarie e la necessaria alimentazione elettrica. Considerando che un computer, oltre a consumare energia elettrica scalda pure, bisogna fare in modo che una zona di sala non diventi troppo calda, evitando di mettere troppi sistemi tutti insieme. Questo significa che prima di mettere un server in un armadio bisogna considerare non solo lo spazio disponibile, ma anche quanto consuma e quanto calore produce.
Una volta stabilito dove posizionare il server, si procede all’installazione dell hardware e all’installazione del software. Il datacenter si occupa solo dell’installazione del sistema operativo, tutti gli altri software dai database agli applicativi più complessi, sono di pertinenza di altri settori.

Una volta terminato il delivery, il datacenter si occupa di quello che viene chiamato l’assurance ovvero il mantenimento in funzione del sistema, con gli opportuni interventi di manutenzione.
Manutenzione significa sostituire un pezzo quando si guasta, e intervenire quando c’è qualche altro problema. In linea di massima è la parte meno piacevole del lavoro, perché si passa dalla routine noiosa e ripetitiva, all’emergenza quando si è guastato qualcosa di importante e il sistema si è fermato. In quest’ultimo caso bisogna intervenire velocemente per far tornare il sistema in funzione.

Infine quando, dopo qualche anno, il sistema è diventato vecchio e non serve più, si arriva alla fase di dismissione, ovvero lo spegnimento e la rottamazione dell’hardware. In questo caso bisogna effettuare una cancellazione dei dati presenti sui dischi, spegnere il sistema e smontarlo dall’armadio dove era sistemato.
Fatto questo si chiama una ditta che lo viene a prendere e lo porta via, per procedere al riciclo del materiale.
Lo spazio liberato sarà quindi disponibile per mettere un nuovo sistema, che sarà più moderno, più veloce e consumerà meno corrente di quello vecchio.

Nota. Le policy aziendali vietano di fare foto in sala, la foto pubblicata è presa da Internet.

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