Digitale terrestre

Vivo a Roma, e tra pochi giorni ci sarà il passaggio al digitale terrestre. Per passaggio non vuol dire che metteranno il digitale terrestre, esiste già, vuol dire che toglieranno le trasmissioni analogiche, obbligandoti a utilizzare quelle digitali.La mia opinione è che il digitale terrestre è una enorme cazzata. Non sono contro il progresso, al contrario. Ritengo che la trasmissione digitale sia preferibile a quella analogica, sia in termini di qualità dell’immagine sia in termini di utilizzo della banda trasmissiva. Ritengo solamente che la trasmissione digitale non dovrebbe essere terrestre, ma satellitare.Dovendo fare degli investimenti, avrebbe avuto più senso farli sulla tecnologia migliore e che in prospettiva avrebbe creato meno problemi. In entrambi i casi per il passaggio ci sono dei costi, sia dal lato utente sia dal lato dell’emittente. Per l’utente è sicuramente più costoso installare e puntare una parabola rispetto all’eventuale acquisto del semplice decoder del digitale terrestre, così come per l’emittente è sicuramente più costoso trasmettere sul satellite che sul terrestre, ma ci sarebbero stati dei vantaggi.

Innanzi tutto la copertura. Una delle caratteristiche del segnale digitale è che o si vede bene, perfettamente, o non si vede affatto. ciò comporta molti problemi a livello copertura per molte zone che ricevono un segnale insufficiente. Al contrario dal satellite non esistono problemi di copertura, il segnale arriva uguale per tutti, al mare o montagna.

Altro problema sono i ponti radio per la trasmissione del segnale che comportano un discreto inquinamento elettromagnetico e un enorme consumo di energia elettrica. Consumo che, in un epoca di risparmio energetico, non era da sottovalutare. Anche il questo caso col satellite non ci sarebbero stati problemi, l’energia per la trasmissione viene presa da pannelli solari e il segnale è troppo debole per essere dannoso alle persone.

L’unico problema del satellite è quello con i programmi con dei diritti televisivi che non si possono mandare fuori dall’Italia. Visto che il segnale satellitare copre tutta l’Europa è necessario criptarlo. Ma in questo caso sarebbe stato sufficiente fornire (gratuitamente) a tutti i cittadini una smartcard da inserire nel decoder per decriptare il segnale.

Tra l’altro sul satellite esistono già centinaia di canali e lo spettatore avrebbe potuto avere una scelta maggiore. Ma forse era proprio questo che si voleva evitare. Peccato, un’occasione sprecata.

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