social aziendale

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Qualche mese fa, nell’azienda dove lavoro, hanno deciso di creare un social network interno e ci hanno chiesto di scrivere qualcosa sulla propria pagina. Al momento non avevo voglia di scrivere niente, e ho rimandato la questione al ritorno dalle vacanze.

Al ritorno dalle vacanze ho preparato il testo per il mio profilo e sono andato a pubblicarlo. Al momento della pubblicazione la piattaforma aziendale (tecnologia Microsoft) è risultata più limitata del previsto e mi ha impedito l’inserimento in quanto il testo era troppo lungo.

Sono stato così costretto a cancellare qua e là qualche parola per rientrare nel numero massimo di caratteri consentiti, cercando di mantenere comunque tutte le informazioni che volevo pubblicare. Mi prendo qui la rivincita sul prodotto aziendale (limitato) pubblicando tutto il testo che era stato originariamente preparato.

Ah, ultima cosa, nel profilo aziendale ho inserito anche la foto pubblicata in alto (la parte centrale), dove mi si vede in compagnia di un ghepardo 😀 . Questo è quanto preparato:


Qualche informazione personale (personale, non privata) relativa al lavoro e al tempo libero. Incominciamo con il tempo libero.
Amo molto viaggiare, soprattutto all’estero. Disponibilità economiche e ferie permettendo, cerco di fare un viaggio o una vacanza all’estero almeno una volta l’anno. Questo perché un viaggio non è solamente un periodo di riposo, anche perché spesso non ci si riposa affatto, è l’occasione di incontrare e conoscere nuove culture e stili di vita, e di ampliare la propria visione del mondo. Ritengo importante immergersi, per quanto possibile, nella realtà del luogo, dormendo e mangiando come la popolazione locale, per rendere l’esperienza completa. Soprattutto per quanto riguarda la cucina.

Per quanto riguarda la cucina estera, amo mangiare (e si vede) e amo sperimentare tutte le specialità locali. Considero ogni tipo di cucina interessante e ritengo che si possano trovare dei buoni piatti anche al centro dell’Africa.
Amo molto gli animali, intendendo come animali principalmente i mammiferi; altre categorie come insetti e ragni, magari li amo un po’ meno. Tra i mammiferi in generale, amo particolarmente i gatti. E per gatti intendo i felini in generale, di qualsiasi dimensione e peso.

Questo amore per i gatti mi ha portato negli ultimi anni in Africa per poter stare quanto più possibile a contatto con i grossi gatti africani, sempre più minacciati dall’uomo. Per cui, quando non sono al lavoro, è probabile che mi trovi in qualche posto in Africa per dare da mangiare ai leoni, per passeggiare con i ghepardi o giocare con i leopardi. A volte rimediando anche qualche piccolo graffio.
Passando al lato lavorativo ho una esperienza abbastanza completa, avendo lavorato sia come programmatore sia come sistemista e avendo competenze in entrambe le attività.

Ho iniziato la mia carriera lavorativa come programmatore, lavorando in clipper-db3, C e visual basic. Successivamente ho trovato più interessante l’attività di sistemista e ho abbandonato la programmazione. Solo ultimamente, scoprendo un linguaggio eccezionale come il python, ho ritrovato il piacere di scrivere, ogni tanto, qualche riga di codice.

L’attività sistemistica mi ha portato a conoscere e ad apprezzare i sistemi Unix e unix like. Altri sistemi, come quelli Windows li considero come le peggiori disgrazie dell’informatica e non li voglio neanche vedere, figuriamoci lavorarci sopra.

Come sistemista, pur lavorando costantemente con Solaris e altri tipi di Unix, mi ritengo sempre e comunque un sistemista Linux, che conosco molto bene, utilizzandolo costantemente su tutti computer personali. E per computer personali intendo sia quelli casalinghi, sia qualche serverino che ho su Internet per hobby.

Credo molto nel cloud computing e nella virtualizzazione e ritengo che queste tecnologie saranno sempre più importanti e diffuse, nel futuro. A differenza di qualche “dinosauro” informatico che vuole ancora il server sotto la scrivania, perché così lo controlla meglio, e che vede il cloud come una minaccia alla privacy dei propri dati, mi trovo completamente a mio agio con queste tecnologie. Anche perché per la privacy dei dati c’è sempre la crittografia.

Data la possibilità di connessione delle moderne linee di telecomunicazione, ritengo che dovrebbe essere sempre più utilizzata la modalità del telelavoro. Soprattutto considerando che siamo una società di telecomunicazioni e abbiamo tutte le tecnologie necessarie già in casa.

E avendo già sperimentato a casa connessioni VPN, server remoti su internet e connessioni cifrate, posso tranquillamente affermare, avendolo già fatto, che si può lavorare su un server trovandosi fisicamente anche a migliaia di chilometri di distanza.

La tecnologia serve, o dovrebbe servire, a lavorare in maniera più intelligente. E maniera più intelligente significa lasciare alla macchina i compiti più stupidi e ripetitivi permettendo così all’uomo di concentrarsi sulle attività più complesse. Più che un fan del duro lavoro sono un fan del lavoro intelligente.

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