i nuovi padroni di casa – parte 3

organza

Arrivato il nuovo gatto in casa, la convivenza tra i due gatti risulta difficile. Marianna ha paura e come Organza si avvicina soffia e graffia. Visto che Organza non è un gatto che subisce, alla fine contrattacca, dimostrando a Marianna che aveva ragione ad avere paura. Scelgo di non intervenire, i due gatti passano la maggior parte del tempo da soli, e devono stabilire tra loro le regole della convivenza.

A parte questo c’è anche un altro piccolo problema, Organza è raffreddata e starnutisce in continuazione. Era già qualche giorno che era così, probabilmente ha preso freddo quando l’ho presa, o dentro casa, visto che durante la mattina il riscaldamento è spento. Avevo già chiamato i volontari della colonia di torre Argentina dove l’ho presa in adozione per chiedere consigli, e mi avevano detto che se non c’era muco era meglio aspettare che guariva da sola. Solo che aspettando la situazione rimaneva uguale, o forse addirittura stava peggiorando. Alla fine chiamo il veterinario che mi dice di darle un antibiotico.

Preso l’antibiotico sotto forma di sciroppo e una siringa per farglielo bere (non si può dare col cucchiaino), due volte al giorno la forzo a prendere la medicina. Risultato: graffi, morsi, e una certa quantità di sciroppo finita per terra.
Alla fine del secondo giorno, con le mani piene di graffi (anche profondi), morsi e dopo aver quasi finito la boccetta di acqua ossigenata per disinfettarmi, mi rendo conto che non posso continuare così.

Provo un altra soluzione, mettere la medicina nel cibo, l’unica accortezza è fare in modo che solo Organza mangi il cibo con la medicina e Marianna lo ignori. La faccenda è facilmente risolvibile, mettere lo sciroppo nel cibo “umido” di una scatoletta, visto che a Marianna non piace e lo lascia. L’unico dubbio è se lo mangi Organza, visto il sapore diverso.
Fortunatamente la prova funziona e Organza gradisce la scatoletta “modificata” mentre Marianna, come al solito, la ignora. Così in pochi giorni Organza guarisce completamente, lasciandomi come unica preoccupazione i continui litigi tra le due.

In questo caso, col passare del tempo, la situazione migliora, e i due gatti arrivano non solo a tollerarsi, ma anche a giocare tra loro. Adesso si rincorrono per la casa per gioco, con una che insegue l’altra, e poi invertendo i ruoli. Magari l’unico problema è che lo fanno anche alle cinque del mattino…

Qualche giorno fa ho ricevuto un altra telefonata dai volontari della colonia di torre Argentina, all’inizio mi sono preoccupato, non è che rivorranno indietro uno dei due gatti? Fortunatamente no, volevano solo sapere come stavano. Gli ho raccontato che stanno bene e si sono adattati alla nuova vita e alla reciproca compagnia. Qualche giorno dopo gli ho anche mandato una email raccontando nei dettagli la situazione, la storia dell’adattamento, e allegando qualche foto. Sicuramente gli ha fatto piacere sapere che questi due gatti sono andati in una casa dove vengono amati e curati, cosa che purtroppo non capita a tutti.

Oggi la situazione è la seguente: mi alzo, due coccole ai gatti, poi al lavoro, per poi tornare la sera di nuovo da loro. Quando dovrò (vorrò) andare in vacanza mi dovrò organizzare con un “cat sitter” che venga a dargli da mangiare e pulisca la cassetta; o dovrò lasciare le chiavi alla portiera per fare altrettanto. La cosa importante è che i gatti non si spostino e rimangano nel loro territorio, e sia qualcun altro a muoversi per accudirli. In fondo sono loro i “nuovi padroni di casa”.

Fine – per ora

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